Le Canarie detengono il primato del cielo più pulito e meno contaminato da luci artificiali della Spagna, sono infatti Riserva Astronomica Mondiale.
Le isole Canarie sono protette da una legge molto speciale, la Ley del Cielo.
Il governo spagnolo, su richiesta delle autorità canarie, approvò il 31 ottobre del 1988 la Ley del Cielo per garantire la qualità astronomica e delle osservazioni per gli osservatori presenti sulle isole.
La Legge del Cielo in particolare verte su 4 aspetti fondamentali: la contaminazione luminosa (dovuta ad un eccesso di luci artificiali), la contaminazione radioelettrica, quella atmosferica e le rotte aeree (il traffico aereo nelle isole Canarie è regolato in modo da non interferire con gli osservatori astronomici).
Tra le varie specie endemiche di flora e fauna, alle Canarie cresce il Pino canariensis.
La caratteristica più sorprendente di questa pianta è la sua resistenza al fuoco, grazie alla sua spessa corteccia che riveste il tronco e lo protegge dal calore.
Incredibilmente, qualora dovesse subire la devastazione di un incendio, il pino canariensis è in grado di rigenerarsi grazie alla particolare conformazione del suo parenchima
(ovvero il tessuto composto dalle cellule che si occupano della fotosintesi).
L’aeroporto dell’isola di Las Palmas è l’unico in Europa completamente alimentato
a energia eolica.
Le condizioni naturali dell’arcipelago lo rendono unico per lo sviluppo delle energie solari, eoliche e mareomotrici.
Le Canarie in questi settori sono sicuramente già all’avanguardia essendo ritenute leader mondiale della tecnologia di desalinizzazione dell’acqua del mare
(utilizzabile successivamente per il riempimento di bacini idroelettrici),
ma attente anche alla ricerca e allo sviluppo di nuove tecnologie per la produzione di energia.
In particolare l’eolico può essere ben sfruttato, potendo la zona contare su venti costanti
con velocitá medie da 6 a 8 m/s, che possono arrivare ad offrire da 3000 fino a 4000 ore
di lavoro agli impianti eolici.
El Hierro è la prima isola al mondo ad essere alimentata esclusivamente da energia pulita,
ma l’attività delle Canarie dal punto di vista energetico sostenibile non si ferma qui.
Il governo Canario ha annunciato ufficialmente nel 2016 le procedure necessarie a garantire
che nel 2018 siano in funzione 70 parchi eolici”.
Questo tradotto in MW vuol dire 803 megawatt di nuova potenza elettrica da spartire
tra tutte le isole.
Un’impresa sicuramente epica, soprattutto considerando quale era l’effettiva energia prodotta dagli impianti eolici nell’arcipelago nel 2016:
Gran Canaria possiede 36 parchi con 210 turbine eoliche, ma solo 94.61 MW di potenza installata. Tenerife ha istallato 8 wind farm con 81 turbine eoliche e 35.28 MW. Fuerteventura ha 3 parchi, 52 turbine eoliche e 13.08 MW.
La Palma può contare su 3 parchi, consistenti in 8 turbine, per un totale di 3,4 MW
di potenza producibile.
Lanzarote, un solo parco formato da 5 pale eoliche di potenza limitata.
Sommando tutte le potenze elencate agli 11,2 MW prodotti da El Hierro, si ottiene un totale di circa 160 MW, solamente un quinto di quanto il governo vorrebbe installare entro quest’anno nell’arcipelago.
L’ambizioso progetto, oltre alle notevoli conseguenze di risparmio energetico e riduzione delle emissioni inquinanti, in accordo con le direttive internazionali dell’obiettivo al 2020, avrebbe inoltre una forte valenza turistica: un’isola ecologica alimentata da fonti esclusivamente pulite, potrebbe diventare una grande attrattiva.